| Il centrosinistra ( 1957-1965 )
 Il rientro nel Psi, sancito nel 1957con
                       le rielezioni alla direzione e alla segreteria, non riesce
                       a nascondere un rapporto ormai compromesso. Basso svolge
                       ancora un
                       ruolo importante,
                       ma il suo impegno si va sempre più orientando verso
                       gli studi e la ricerca. Nel 1958 esce
                       uno dei suoi libri più importanti, Il
                       Principe senza scettro, in cui denuncia la mancata
                       attuazione della Costituzione e nasce la rivista Problemi
                       del socialismo: una “palestra
                       di discussioni” e
                       un incoraggiamento “alla dialettica delle idee”. La rivista,
                       che attraverso varie vicissitudini viene pubblicata ancora
                       oggi (con il titolo di ParoleChiave ),
                       diventa presto la sede privilegiata dell'impegno intellettuale
                       e politico di Basso ed esercita una notevole influenza,
                       specie sui giovani militanti. Nel 1964 Basso
                       promuove anche la rivista bilingue International
                       Socialist Journal / Revue Internationale du Socialisme  che
                       conferma il suo ruolo di protagonista nel dibattito intellettuale
                       della sinistra europea.
 Il difficile rapporto con il Psi
                       si scioglie definitivamente alla fine del 1963 quando,
                       con la formazione del primo governo di centrosinistra                       con voto e con ministri socialisti, Basso pronuncia alla
                       Camera un discorso che nega la fiducia all'esecutivo. È anche
                       il primo passo verso la fondazione di una piccola formazione
                       politica che si colloca alla sinistra socialista e vicino
                       ai comunisti. Il nuovo Partito socialista di unità proletaria
                       lo elegge presidente nel 1965,
                       ma Basso mantiene una certa distanza, fino alle sue dimissioni
                       nel 1968: la
                       maggioranza del gruppo dirigente assume una posizione
                       favorevole all'invasione sovietica della Cecoslovacchia,
                      che Basso condanna nettamente .
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